Turismo lento, musei green e mobilità elettrica: la sostenibilità è un vantaggio competitivo

Lo sviluppo sostenibile non può che essere al centro delle smart strategy del Paese. E’ quanto è emerso dall’evento del Festival organizzato dal Mibact. Giovannini: “ognuno di noi diventi motore di cambiamento”.

Sotto la lente dello sviluppo sostenibile, il turista, da straniero di passaggio, diventa “cittadino temporaneo”. È questa la premessa con la quale Francesco Palumbo, Direttore Generale Turismo del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), ha introdotto il tema del turismo durevole nell’evento del Festival dal titolo “Policy e progetti per lo sviluppo sostenibile del turismo in Italia”.

L’iniziativa, svoltasi il 4 giugno presso la sala Spadolini del Mibact, ha proposto una riflessione sul ruolo della sostenibilità all’interno del Piano strategico del turismo (Pst) 2017 – 2022 e del Programma Attuativo Annuale, raccogliendo buone pratiche per raccontare il turismo dal punto di vista dell’innovazione, della mobilità, delle top destination, della valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e della governance complessiva.

Come ha spiegato Palumbo, “la visione allargata di sviluppo territoriale e turistico proposta dal Piano strategico ha impatti su almeno sei SDGs (4 - educazione di qualità, 7 - energia pulita e accessibile, 9 - imprese, innovazioni e infrastrutture, 11 - città e comunità sostenibili, 12 - produzione e consumo responsabili, e 13 - lotta contro il cambiamento climatico) e mira a favorire la distribuzione di opportunità tra i grandi attrattori e il patrimonio diffuso del Paese, oltre che l’attivazione di un circolo virtuoso tra la qualificazione dei flussi turistici in direzione della sostenibilità, il recupero dell’ambiente e del paesaggio, e l’attrazione di una domanda turistica nuova e diversificata”.

Insieme all’innovazione e all’accessibilità, la sostenibilità è infatti uno degli elementi trasversali del Pst, e rispetto al forte aumento dei flussi turistici internazionali, non può che essere posta al centro delle smart strategy complessive del Paese, diventando elemento di competitività per i territori.

Ma nel Piano strategico, l’attenzione è posta soprattutto sul turista: “invece di partire dall’offerta, le nostre riflessioni devono partire da cosa il turista chiede, da come arriva sul nostro territorio e come possiamo farlo entrare in relazione con la cittadinanza”. Il turista, quindi, diventa protagonista della sostenibilità del suo percorso e generatore di cultura, oltre che di benessere economico.

E proprio al valore culturale del turismo ha fatto riferimento il portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini, dichiarando che “il turismo ha conquistato uno dei 169 target dell’Agenda 2030 perché ha è uno straordinario veicolo di cultura, e il cambiamento che l’Agenda per lo sviluppo sostenibile impone è soprattutto culturale”. E se le città, i musei e le strutture ricettive si stanno impegnando per la mobilità elettrica e l’efficienza energetica, si può sempre fare di più. Non solo ridurre il proprio impatto ambientale, quindi, ma proporsi come veicolo di una cultura di sostenibilità. Da qui l’invito al pubblico: “che da oggi ognuno di voi diventi un motore di cambiamento, avendo in testa l’Agenda 2030 in tutto ciò che fa”.

Molti gli interventi che sono seguiti, e che hanno testimoniato le azioni messe in atto dalla Direzione Generale Turismo, in linea con il Programma Attuativo 2017 – 2018 del Pst. Dalla gestione innovativa e sostenibile dei grandi flussi turistici nelle “top destination” d’Italia al 2019 come anno del turismo lento, che promuove la qualità e l’esperienza contrapponendosi al turismo di massa, veloce e di consumo che valorizza poco il patrimonio culturale del luogo.

E ancora, dall’implementazione di politiche sostenibili in 20 musei italiani, partendo dalle sperimentazioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma promossa da Federturismo al protocollo d’intesa Enel-Mibact, con il quale si è cercato di dare una risposta alle esigenze dei viaggiatori, sempre più attenti alla sostenibilità ambientale,  attraverso la promozione e lo sviluppo di sistemi di mobilità turistica elettrica nelle città a maggiore vocazione turistica e la diffusione di servizi di ricarica elettrica all’interno delle strutture ricettive del Paese.

Buone pratiche e visioni, quindi, in cui la sostenibilità è posta alla base delle strategie turistiche, ponendo il patrimonio italiano, i paesaggi, le città e i territori come fattori unici e distintivi di attrazione e competitività.

 

Per ulteriori informazioni, consulta la pagina dedicata sul sito del Mibact.
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di Lucilla Persichetti

Martedì 05 Giugno 2018
CON IL CONTRIBUTO DI